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In "Mille gru", vita e morte si intrecciano ineluttabilmente, sino a coincidere. Il protagonista, il giovane Kikuji, vive sulle tracce del padre defunto, frequentando le antiche amanti di lui, nell'impossibilità di prescindere dalla figura paterna. La giovane Fumiko, parallelamente, vive il suo rapporto con Kikuji nell'impossibilità di prescindere dalla figura materna. Sono dunque i morti, più dei vivi, ad avere dimensione, purezza, vita senza tempo. Già uscito nel 2001 e ora riproposto in una nuova edizione arricchita da una nota biografica e da un'appendice iconografica, "Mille gru" ha un seguito in "Il disegno del piviere", disponibile nella stessa collana.